La cittadella di Borghetto Lodigiano in difesa delle persone anziani “fragili”.
La Cooperativa A.A.C. Aurea Assistenza e Cura dal 2011 gestisce in partenariato con la Fondazione “Ing. P.Zoncada” Onlus gli alloggi presenti presso la struttura di Borghetto Lodigiano, per mezzo di un servizio di assistenza sociale ed infermieristica agli utenti del reparto “Poggi”. Il rapporto di fiducia e di collaborazione tra i due Enti, nasce da una comunione di intenti che pone la persona al centro dell’attenzione ed in particolare la “persona anziana”.
L’assistenza alle persone anziane è uno principali servizi di natura assistenziale che la nostra Cooperativa ha inserito tra i campi prioritari del Piano di Lavoro. Le ragioni sono da ricercare nell’oggetto sociale della Cooperativa che si propone, tra l’altro, con spirito mutualistico e senza fine speculativo, di offrire, servizi sociosanitari indirizzati in primo luogo verso coloro che vengono definiti come persone “fragili”, nella consapevolezza che gli anziani sono patrimonio di cultura ed esperienza di vita alla quale tutti possono attingere.
Il dovere morale di assistenza agli anziani che la nostra Cooperativa si è imposto nella sua etica deontologica operativa, trae origine dalla consapevolezza che ogni individuo, in quanto membro della nostra società, ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantirgli salute e benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo alle cure mediche e ai servizi sociali necessari.
Questo diritto sociale, in caso di fragilità e/o difficoltà dovuta a malattia, invalidità, vedovanza o perdita di mezzi di sussistenza sociale ed economica, subisce una brusca frizione impedendo alla persona anziana lo sviluppo della sua personalità e della sua dignità.
La “fragilità” associata alla persona anziana è un orizzonte in continuo movimento, dove l’osservazione e l’identificazione del background di ognuno (contesto sociale, quadro clinico, situazione reddituale) da parte del soggetto preposto all’assistenza, determina i contorni del grado di debolezza che appesantisce l’animo dell’utente in difficoltà.
Per questi motivi, la predisposizione di un piano individualizzato e personalizzato di assistenza, che tenga conto delle mutevolezze e dei cambiamenti dovuti alla naturale senilità, non è un traguardo ma un punto di partenza.
La “fragilità”, quindi, viene intesa come un fattore di rischio della salute e dello stato funzionale dell’utente e, per questo motivo, non ha un carattere certificativo ma, piuttosto, un significato di prevenzione e promozione della qualità della vita. Le “risposte adeguate” alla condizione di fragilità sono, quindi, una culla di supporto dovuta ed appropriata che la Cooperativa offre e propone in piena autonomia o, se presente, con il pieno coinvolgimento del caregiver.
Ebbene, queste pietre miliari che hanno guidato, da sempre, il cammino della Cooperativa, sono diventate le premesse al progetto “Residenzialità Intermedia – Risposte Adeguate” che si è deciso di promuovere nell’ottica di un intervento di ripristino di una parte della struttura del complesso di Borghetto Lodigiano di proprietà della Fondazione “Ing. P.Zoncada” Onlus, per offrire una soluzione abitativa idonea e protetta per coloro che vivono una situazione di emarginazione o disagio sociale.
Grazie alla fattiva collaborazione di questi anni con la Fondazione Zoncada presso la struttura di Borghetto Lodigiano, la Cooperativa, nel 2014, ha messo in cantiere la progettazione di case alloggio per gli spazi e l’area retrostante alla struttura che gli ha permesso di accedere ai fondi messi a disposizione dal Bando 2015 “Fondazione Cariplo” Housing sociale, per persone fragili attraverso il quale si è deciso di sostenere l’avvio di nuovi interventi di “abitare sociale” promossi da enti no profit cha abbiamo ad oggetto “La casa e l’abitare sono dimensioni fondamentali per la qualità della vita di ognuno di noi e lo sono ancora di più per le persone che affrontano una particolare fragilità”; tra le tipologie di risposta contemplate nel bando ci sono alloggi per l’autonomia “residua” rivolti a persone anziane che si trovano ad affrontare forme di fragilità connesse all’invecchiamento e che necessitano di risposte a prevalente contenuto abitativo che si pongono a un livello di protezione intermedio tra il sostegno a domicilio e l’inserimento in RSA.
Partendo dalla valorizzazione a scopo sociale di un patrimonio immobiliare inutilmente inutilizzato o sottovalutato già presente nella struttura di Borghetto Lodigiano, la Cooperativa ha presentato, nel 2014, un progetto denominato “Residenzialità intermedia, risposte adeguate” che prevedeva, previa ristrutturazione degli spazi e dell’area retrostante alla struttura, un servizio di assistenza in alloggi protetti per coloro che, in condizione di non autosufficienza, richiedono un ambiente confortevole e sicuro.
Il progetto approvato e sovvenzionato, per la maggior parte, dalla Fondazione Cariplo (in parte anche dalla A. A. C. Aurea Assistenza e Cura) si è tramutato in realtà con la cerimonia di inaugurazione degli alloggi protetti per anziani lo scorso 14 marzo 2015 alla presenza delle Istituzioni locali, della Diocesi e del Vescovo.
Le domande d’inserimento presso i mini alloggi della Fondazione Zoncada possono giungere direttamente dai familiari della persona “fragile”, dai servizi sociali del territorio o da segnalazioni terze; la domanda viene valutata da un’equipe multi-professionale in relazione ai criteri di accesso stabiliti; i criteri di accessibilità tengono conto dell’età (65 anni), della mancanza di rete sociale primaria (famiglia/parenti) e secondaria (amici), dell’abitazione non adeguata (barriere architettoniche), della diminuzione dell’autonomia nell’area funzionale economica (protezione giuridica), della condizione di solitudine e delle patologie gestibili al domicilio.
L’inserimento presso la struttura non è immediato ma la richiesta viene inserita in una lista d’attesa secondo un ordine cronologico, l’età del richiedente, la valutazione funzionale (livello di autosufficienza nelle attività della vita quotidiana), il background familiare e sociale (rete primaria e secondaria, situazione abitativa, situazione reddituale) e la valutazione clinica (valutazione delle comorbilità, della stabilità clinica comportamentale e cognitiva dell’ospite.
I mini alloggi sono una realtà di promozione dell’inclusione sociale della persona fragile in un contesto estremamente innovativo che ha il proprio punto di forza nella volontà di trovare il giusto equilibrio tra un contesto di residenzialità con Assistenza Domiciliare e l’ingresso in una RSA: si passa dall’inserimento tradizionale in una “casa di riposo” ad un servizio di assistenza presso il “domicilio” concesso in locazione all’utente della struttura.
Questo cambiamento di prospettiva, evidentemente, influisce in modo significativo non solo sul benessere fisico della persona fragile, ma alleggerisce il senso di frustrazione e di abbandono che, spesso, la tradizione “presa in carico” determina sul benessere morale dell’anziano.
La persona “fragile” diventa il locatario di un alloggio, acquista un ruolo sociale con i propri diritti e i propri doveri, è parte della società: partecipa e concorre, secondo le proprie possibilità, al progresso materiale o spirituale della società e quest’ultima, si impegna a rimuovere e/o alleggerire tutti gli ostacoli che di fatto ne impediscono la piena attuazione.
L’anziano, utente della struttura, vive partecipando e socializzando anche e, soprattutto, con i suoi “vicini”.
Il complesso “Residenzialità Intermedia” è una cittadella nel Comune di Borghetto Lodigiano, nucleo principale ed essenziale del sistema di rete sociale che si articola e si fortifica in difesa delle persone anziane “fragili”.