Milano fra housing sociale e agri-ospizi, in Lombardia aziani sopra il 30% nel 2065

Le nuove frontiere del welfare domani 27 maggio ore 16:30 via Filzi 27

Futuri scenari per Milano “Città Metropolitana”.

Questo il tema dell’incontro organizzato con la Cooperativa Aurea di Milano presso la sede di Ue Coop Lombardia che si svolgerà domani venerdì 27 maggio 2016, in via Fabio Filzi 27 alle ore 16:30 alla presenza di rappresentanti di imprese e cooperative sociali.
“Un incontro voluto per illustrare le proposte per un nuovo modello di welfare per trovare soluzioni abitative per anziani alternative alle case di riposo tradizionali – spiega Paola Pozzi, Referente regionale di UE.COOP Lombardia –, a partire dall’esempio innovativo dell’abitare sociale realizzato dalla Cooperativa Aurea di Milano fino al lancio di soluzioni inedite quali le agri residenze per anziani”.
Gli over 65 anni in Lombardia nel 2065 saranno il 30,4% della popolazione rispetto al 21,5% del 2016 e gli over 85 anni saranno il 9,6% rispetto al 3,1% del 2016 – è quanto emerge da una indagine UE.COOP Lombardia su elaborazione dati Istat -, mentre l’indice di vecchiaia passerà dall’attuale 149,1% al 222,4% nel 2065 (fonte Istat).
“La casa e l’abitare sono dimensioni fondamentali per la qualità della vita di ognuno di noi e lo sono ancora di più per le persone che affrontano una particolare fragilità – spiega Paolo Apicella Presidente cooperativa Aurea – Per questo la cooperativa Aurea ha deciso di promuovere il progetto “Residenzialità Intermedia – Risposte Adeguate” partendo dalla valorizzazione a scopo sociale di un patrimonio immobiliare inutilizzato di Borghetto Lodigiano di proprietà della Fondazione “Ing. Zoncada” Onlus per offrire una soluzione abitativa idonea e protetta a coloro che vivono una situazione di disagio sociale”.
Per rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana è necessario pensare a nuovi modelli abitativi – afferma UE.COOP – L’agricoltura sociale può diventare così un asse portante di un terziario civile innovativo capace di coniugare l’irrinunciabile stile di vita della città metropolitana di Milano con l’opportunità di trascorrere la vecchiaia in campagna svolgendo attività appaganti come la cura dell’orto, l’attività fisica, laboratori artigianali e di cucina fino all’adozione di un’alimentazione più sana.
Tra gli obiettivi – conclude UE.COOP – c’è il miglioramento del benessere, dell’autostima e della socializzazione delle persone più longeve nel panorama milanese, dove tra l’altro l’aspettativa di vita è pari a circa 83 anni, sopra la media italiana e lombarda.